
Teodorico incarica Aloisio
Lettera di Cassiodoro all’Architetto Aloisio per conto dell’Imperatore Teodorico.
“È una bella gloria il conservar le opere mirabili dell’antichità; ma è un dovere ristaurare quelle opere utili e deliziose, che si hanno frequentemente sotto gli occhi. Io – parla Teodorico – non so dimenticarmi del fonte di Abano, che a guisa d’una botte piena d’acqua cerulea ho veduta bollir fino dal fondo tra fornaci ardenti, che malgrado le nuvole de’ caldi vapori lasciano godere uno spettacolo de’ più piccanti.
Dalla piena bocca scorgano a globi quelle acque con rauco mormorio, si gonfiano sulle labbra, cadono, e scorrono per meati algenti quiete, e sì fervide, che dopo lunghi rigiri sono tuttavia scottanti. Oh mirabile artifizio!
Gli ardori della natura sono temperati dall’arte, e quello che originariamente era mortifero, è fatto dell’industria umana salubre e dilettevole. Giova scoprirne il segreto. Con ragione dicono i filosofi, che gli elementi son connessi fra loro con reciproci legami, e che le cose contrarie si congiungono con maravigliosa amistà. Ecco l’acqua in vapori bollenti, che precipitando da’ sassi, giunta ai decorosi edifizj delle Terme, partecipa il suo ardore all’aria, e ricevuta ne’ lavacri divien trattabile, e si fa una delizia, e una blanda medicina contro diversi mali: Quae ideo Aponum graeca lingua Beneficialis nominavit antiquitas. E’ stupendo che la stessa acqua quando da prima cade su i sassi e diaforetica, discesa poi sul suolo è più temperata, e raccolta finalmente nella Piscina Neroniana è sì fredda quanto prima era bollente
E ben a proposito in corrispondenza del nome del suo autore fu dessa Piscina ornata di pietre a similitudine di gemme verdi, affinché l’acqua tranquilla pel vitreo colore comparisse tremula. Ma più stupendo è ancora, che in quello stesso lavacro, dove si ricreano gli uomini, se vi entrano donne, vi restano incendiate. Casto lavacro! Tu pertanto (Aloisio), impiega subito ogni cura a rinnovare l’antica solidità di quegli edifizi, sì nelle terme, che ne’ condotti; e sbarazzali di tutti i virgulti e de’ cespugli importuni, le radici de’ quali s’insinuano capillari nelle viscere delle fabbriche, e insensibilmente gonfiandosi more vipereo prolem sibi fecunditate contratia nutriant, unde se compago casura distrumpat. Convien altresì, che tu rifaccia il palazzo rovinato, e netti d’ogni asprezza silvestre lo spazio tra la casa pubblica e il fonte. Tutto vi deve esser ridente, come si conviene all’antenorea terra, fertile di maraviglie, tra le quali è ben rimarchevole quella, che chi ruba bestie non può spelarle se non le tuffa nelle acque ardenti di que’ monti: loquitur illic tacita natura dum judicat, et sententiam quodammodo dicit, quae perfidiam negrantis excludit. Spendi pure quanto occorre; e se il danaro che hai, non basta, manda gli scandagli, e ti si spedirà tutto il bisognevole: quia non gravamur expendere, ut tanta videamur ruris amoena custodire ” (Cassiodoro lib. Varior. Epist. 39).
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