
Cianobatteri e fangoterapia
Gli effetti fisiologici del fango termale maturo sono in parte reputabili al calore e probabilmente al passaggio percutaneo di elettroliti in soluzione (Odabasi et al, 2008; Tateo et al 2009), ma dipendono molto da quello che avviene durante il processo di “maturazione”. Questo processo, necessario per ottimizzare le caratteristiche terapeutiche del fango consiste nel lasciar “riposare” lo stesso in apposite vasche e per un periodo di circa 60 giorni (Galzigna et al, 1996).
Durante questo periodo, il fango viene costantemente irrorato con acqua termale a media temperatura che, oltre a modificarne la caratteristiche chimico-fisiche (es. plasticità, viscosità, ecc.), favorisce lo sviluppo di una complessa comunità di microrganismi fotoautotrofi ossigenici termofili e/o termotolleranti (cioè quelli che fanno fotosintesi, come le piante) ed eterotrofi (quelli che non fanno fotosintesi, ad es. protozoi). Fra questi quelli più rappresentativi sia per ampiezza di colonizzazione sia per biomassa prodotta, sono i cianobatteri che colonizzano soprattutto la superficie dei fanghi formando caratteristici “feltri” di color verde-azzurro. Allo stato attuale, dai fanghi del Comprensorio Euganeo sono stati isolati 11 ceppi di cianobatteri che vengono mantenuti in cultura presso i laboratori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e caratterizzati sia a livello morfologico che a livello molecolare (Moro et al., 2007, 2010).
Oltre ai cianobatteri, i fanghi termali del Comprensorio Euganeo sono colonizzati anche da Diatomee. Rispetto ai cianobatteri, però, la loro presenza è limitata a 2-3 specie e una di queste è stata recentemente caratterizzata come Navicula veneta (Moro et al., 2010). Come descritto da vari Autori, infatti le diatomee, pur con alcune eccezioni, non tollerano temperature > 50°C mentre i cianobatteri sono più termotolleranti anche se, eccetto alcune forme di Synechococcus in grado di vivere a 73-74° non resistono a temperature superiori ai 50-60°C (Edwards et al., 1997; Miller and Castenholz 2000; Balme et al., 2001).
Nel processo di maturazione sono sicuramente coinvolti anche batteri. Le attuali conoscenze, però, sono limitate a due sole specie: una di queste è Thermoanaerobacter italicus (strain Ab9), un nuovo batterio termofilico anaerobico, formante spore, isolato oltre che dalle Terme Euganee, anche da altre spa in Italia (Kozianowski et al., 1997); l’altro, Anoxybacillus thermarum (strain AF/04T) è invece strettamente aerobio e, come il precedente, è una nuova specie termofila isolata dai fanghi di Abano Terme (Poli et al., 2009).
Gli organismi fotosintetici (cianobatteri e diatomee), proprio per le loro esigenze di luce e di scambi gassosi, si sviluppano solo sullo strato più superficiale del fango mentre i batteri aerobi, così come i protozoi, sono in grado di colonizzare il fango fin dove l’ossigeno è disponibile.
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