I polisaccaridi del fango di diversi centri termali hanno attività antinfiammatoria simile

Il Distretto Termale Euganeo è rinomato per essere uno dei più grandi e antichi centri termali d’Europa. Uno studio recente pubblicato nella rivista “International Journal of Molecular Sciences” e intitolato “Microbial Polysaccharides Extracted from Different Mature Muds of the Euganean Thermal District Show Similar Anti-Inflammatory Activity In Vivo”, ha messo in luce nuove evidenze sull’attività antinfiammatoria dei polisaccaridi estratti dai fanghi maturi di questa area termale (Caichiolo et al., 2024).

 

Questi fanghi, noti anche come peloidi, sono riconosciuti dal Sistema Sanitario Italiano per i loro benefici nel trattamento delle malattie artritiche e reumatiche. La loro preparazione segue un protocollo rigoroso (BUR 2015):

il fango grezzo viene raccolto dai laghi termali della regione e distribuito tra le varie strutture termali, dove viene lasciato maturare per almeno due mesi. Durante questo periodo, i fanghi sono coperti da acque termali alla temperatura di circa 40 °C, favorendo lo sviluppo di un biofilm verde costituito da diversi microrganismi immersi in una matrice costituita principalmente da polisaccaridi rilasciati all’esterno. Il fango maturo viene successivamente rimescolato e trasferito in vasche con acqua termale a circa 60 °C per ridurre la carica microbica naturale e rendere il prodotto più fluido e adatto alle applicazioni terapeutiche.

 

Recentemente è stato dimostrato che i polisaccaridi, estratti da un campione di fango terapeutico, maturato a 40 °C e costituito da una comunità microbica dominata dal cianobatterio Phormidium sp. ETS-05, sono dotati di potenti proprietà antinfiammatorie. Queste evidenze sono state ottenute grazie all’organismo modello zebrafish (Zampieri et al., 2022).

 

In questo nuovo studio sono state investigate le proprietà antinfiammatorie di polisaccaridi estratti da fanghi maturi, la cui maturazione è stata ottenuta a temperature diverse e in differenti spa del Distretto Euganeo. Infatti, nonostante la regolamentazione per la produzione del fango indichi una temperatura di maturazione ottimale di 40 °C, il mantenimento di questo standard è spesso difficile a causa della conformazione delle vasche e del sistema di distribuzione dell’acqua termale che proviene da un pozzo a 75 °C.

 

Fig. 1. Rappresentazione schematica delle vasche di maturazione (Supplementary Figure S1). Immagine creata con Biorender.com.

 

L’indagine approfondita della composizione della comunità microbica, con un focus sulle specie di cianobatteri che ne costituiscono la componente fondamentale, ha confermato la presenza del cianobatterio Phormidium sp. ETS-05 alle temperature intermedie (37-47 °C) mentre a temperature più elevate altre specie come Thermospirulina andreolii ETS-09 e Leptolyngbya sp. ETS-13 prendono il sopravvento (Gris et al., 2020).

 

Successivamente, l’analisi chimica dei polisaccaridi, estratti dai fanghi maturi e quindi rappresentativi delle molecole prodotte dagli organismi colonizzatori, ha evidenziato una sorprendente omogeneità chimica (tipologie e quantità dei monosaccaridi costituenti dei polimeri).

 

Lo studio ha inoltre evidenziato come questi diversi polisaccaridi, estratti da fanghi maturati a temperature differenti, possiedano un’attività antinfiammatoria simile per quanto riguarda il recupero di uno stato infiammatorio indotto nello zebrafish. Ad esempio, come si vede nell’immagine sottostante, sono stati analizzati diversi tratti morfologici in larve di zebrafish in seguito all’induzione dell’infiammazione con solfato di rame (CuSO4) e al successivo trattamento con i polisaccaridi (M-PS, polisaccaridi microbici). Il trattamento con il solfato di rame e lo stato infiammatorio indotto determinano un ritardo nello sviluppo dello zebrafish. Tuttavia, questo ritardo viene recuperato grazie al trattamento con i polisaccaridi, i quali sono quindi in grado di contrastare il processo infiammatorio.

 

Fig. 2. Rappresentazione dei tratti morfologici analizzati nelle larve di zebrafish (Supplementary Figure S5). Immagine A creata con Biorender.com.

In conclusione, lo studio dimostra come i fanghi termali del Distretto Euganeo, grazie alla loro ricca comunità microbica, possano offrire un trattamento efficace e naturale per le malattie infiammatorie croniche. Questi risultati forniscono ulteriori evidenze scientifiche e confermano il valore terapeutico delle antiche pratiche termali del distretto.

 

Per ulteriori dettagli sulla ricerca scientifica e sui benefici terapeutici dei fanghi del Distretto Termale Euganeo, visitate la sezione di Ricerca Scientifica.